Il 13 maggio del 1994 usciva Catartica, disco d’esordio dei Marlene Kuntz, destinato a diventare una vera e propria pietra miliare nella storia della musica italiana.
In attesa dell’uscita della ristampa di “Catartica” – disponibile dell’8 marzo nel formato CD e doppio LP entrambi con libretto con foto inedite e un BOX DELUXE in edizione limitata e numerata – e dell’inizio dell’attesissimo tour – in partenza il 12 marzo – i Marlene Kuntz hanno deciso di omaggiare i propri fan con dei contenuti inediti:dal 29 febbraio è disponibile in digitale“Fine della danza“, traccia inedita e contenuta anche nella musicassetta (che fa parte del BOX DELUXE della ristampa dello storico album) del ricercatissimo bootleg DEMOSONICI; è già disponibile il video di “Nuotando nell’aria“, realizzato con immagini e video di repertorio e dal 6 marzo sarà disponibile online anche il video di “Lieve“.
La ristampa di “Catartica” sarà disponibile dall’8 marzo nel formato CD e doppio LP entrambi con libretto con foto inedite e un BOX DELUXE in edizione limitata e numerata contenente il CD, il doppio LP (e i relativi libretti con foto inedite), la musicassetta di “DEMOSONICI” con una bonus track, il poster del tour 2024 ed un “fan pass” esclusivo che potrà dare la possibilità di incontrare la band in uno speciale meet & greet durante le tappe del tour.
Preorder ristampa: https://bio.to/Catartica30
Dal 12 marzo al via il tour “Catartica 2024“, che ha iniziato a registrare i primi SOLD OUT per le date di Roma, Firenze, Roncade, Bologna e per il doppio appuntamento a Torino.
Ecco le date:
DATA ZERO – 12 marzo – The Cage, Livorno
14 marzo – Alcatraz, Milano
15 marzo – Orion, Roma – SOLD OUT
23 marzo – Cso Pedro, Padova
5 aprile – Viper, Firenze – SOLD OUT
11 aprile – Hiroshima Mon Amour, Torino – SOLD OUT
12 aprile – Hiroshima Mon Amour, Torino – SOLD OUT
19 aprile – New Age, Roncade (TV) – SOLD OUT
20 aprile – TPO, Bologna – SOLD OUT
26 aprile – Demodè, Bari
27 aprile – Mamamia, Senigallia (AN)
Prevendite biglietti: https://www.kashmirmusic.it/tour/marlene-kuntz-catartica-2024/
Catartica ha senza dubbio alcuno avuto il merito di tracciare un segno indelebile nel nostro panorama musicale.
Con l’eccellente produzione di Lega e Maroccolo (CCCP e CSI) per la neonata etichetta indipendente di allora Consorzio Produttori Indipendenti, le 14 memorabili canzoni che compongono il disco sono state la risposta alla fame irrefrenabile di un suono diverso di cui soffriva il pubblico italiano dei primi anni ‘90, complici i modelli americani e inglesi che ai tempi sfornavano band grunge e hardcore del calibro di Nirvana e Pearl Jam.
Catartica è stato il primo album italiano a soddisfare questa fame di cambiamento, segnando così una strada tutta nuova nel rock indipendente e rinnovando in maniera determinante la scena musicale del nostro paese.
Catartica è il manifesto musicale della band che ha messo subito le cose in chiaro: linee di chitarra che hanno poi ispirato innumerevoli band a seguire, un sound che è diventato sin da subito simbolo assoluto di quel decennio musicale e un songwriting che, fino ad allora, non si era mai sentito prima. La raffinata poetica di Godano ferisce tutti, subito: termini inusuali, una narrazione molto verbosa e fascinosamente poetica ricca di immagini fantasiose e liriche antisociali che hanno dato vita a frasi indelebili, diventate cult. Un linguaggio crudo e diretto, insomma, che descrive, senza mai banalizzare, il vivere moderno di allora, ma che risulta tremendamente attuale.
“Catartica nel 2024 compie 30 anni. Si potrebbe dire ‘sembra ieri’, ma in realtà sembra quel che è: ovvero che sono passati 30 anni, e noi Marlene siamo consapevoli di quante cose sono state fatte in questo lasso di tempo durato quel che è durato, e che fa sì che i tempi di Catartica ci appaiano lontani, ma ci siano in realtà altrettanto vicini.”, commenta Cristiano Godano. “In apertura di Festa Mesta scrissi ‘Complimenti per la festa, una festa del cazzo’. Non è davvero arduo traslare spazialmente e temporalmente ai giorni nostri quella rabbia figlia delle paturnie esistenziali di un giovane di provincia, piegando il significato delle parole a qualcosa che ben può descrivere la pessima situazione del nostro mondo contemporaneo. Perché è una bruttissima festa quella a cui siamo stati invitati dallo scorrere del tempo, e l’umanità pare star prendendo una piega rischiosa, quella che ormai è sotto gli occhi di tantissimi. Il mondo brucia, dice a un certo punto una canzone del nostro ultimo disco, Karma Clima, e la festa del cazzo a cui siamo stati invitati è l’immagine che bene illustra questa affermazione. C’è ancora qualcuno che non sente le tante storture a cui stiamo andando incontro? Ognuno potrà avere le sue idee nell’individuare le cause di tutto ciò e noi abbiamo le nostre, ma le conseguenze paiono essere le stesse per tutti: turbolenza, rabbia, disillusione, delusione, scoramento, ribaltamento progressivo dei valori che avevamo pensato di poter dare per scontati. E se le cause possono essere le più diverse a seconda dei punti di vista, le incompetenze, le contronarrazioni, le mistificazioni, e le varie prese per il culo che la gente sta subendo accomunano i più in un sentimento sfinito. Complimenti per la festa! Una festa del cazzo.”.
Catartica è stato, e lo è tuttora, un album epocale, intriso di un rock energico, abrasivo e allo stesso tempo melodico che è stato in grado di segnare per sempre un’epoca e che è destinato a restare indelebilmente nella testa e nel cuore di chi lo ha ascoltato e di chi lo ascolterà.
Non solo una pietra miliare nella storia della musica italiana ma anche nella carriera dei Marlene Kuntz. Partiti 30 anni fa proprio con la pubblicazione di Catartica, dopo 11 album in studio, 4 dal vivo, 8 raccolte, 2 colonne sonore, 1 disco d’oro, 1 film documentario, innumerevoli tour in Italia e all’estero arrivano a Karma Clima, il progetto che unisce arte e sostenibilità nonché ultimo lavoro discografico della band.
Cristiano Godano, Luca Lagash, Riccardo Tesio, Davide Arneodo e Sergio Carnevale ci faranno rivivere “in volo libero sugli anni andati ormai” tutta la potenza di quel periodo che ha fatto la loro storia e quella del rock italiano.