SETTEMBRE è in gara nella categoria Nuove Proposte del Festival di Sanremo con il brano “Vertebre” (Isola degli Artisti / distribuzione Ada Music).
Un brano intenso e personale che parla della vulnerabilità a cui ci espongono le nostre emozioni «Nessuno ci ha mai detto come si piange alla nostra età/ Nessuno ci ha mai detto come si ride alla nostra età». Scritto da Andrea Settembre, con Manuel Finotti e Laura Di Lenola, è prodotto da Gorbaciof e BNJMN con la direzione artistica di Carlo Avarello. Al Festival di Sanremo dirige l’orchestra Fabio Barnaba.
Il palco è meraviglioso, è difficile anche da descrivere. La prima volta che ho messo i piedi sul palco dell’Ariston e ho cantato sarà un’emozione che mi porterò dentro per sempre. Si sente la magia che c’è lì dentro ma proprio nell’aria. Non lo so descrivere, è bellissimo.
Come è nata l’esperienza di Sanremo?
Dal giorno 0 è nata Vertebre, nel mio studio. Non era nata per Sanremo, sono onesto. Volevo provare Sanremo Giovani, prima o poi lo volevo fare. Credevo che, viste le esperienze che avevo fatto per prima quella recente a X Factor, potessi fare questo tipo di esperienza se ci fosse stato il brano. Il brano, Vertebre c’è stato ed eccomi qua.
Vertebre è un brano per me importante perchè parla delle fragilità e delle debolezze della mia generazione, secondo il mio punto di vista. Il concetto poi si allarga a tutti perchè tutti abbiamo delle emozioni, tutti cresciamo passando per i vent’anni per poi evolverci. Questo brano secondo me Sanremo poteva essere il megafono per diffondere questo messaggio e rendere giustizia al brano stesso.
Ho imparato tante cose nel corso degli anni e delle mie esperienze, tutto mi è servito ad arrivare sul palco dell’Ariston sempre più pronto e preparato possibile.
La prima cosa che ti hanno detto quando hai vinto ed eri sicuro di partecipare.
Ricordo Cattelan che dopo essere uscito dal palco, io ho detto “Non ci sto credendo, non è vero” e lui mi ha detto: “É tutto vero”. Poi ho videochiamato la mia famiglia, c’erano i miei e mio fratello. Neanche li sentivo da quanto urlavano. Loro urlavano, la musica in teatro, non si capiva niente. Un’insieme bellissimo di emozioni, tante cose positive.
Sono arrivato tranquillo all’appuntamento con Sanremo, avevo voglia di far bene e di imparare il più possibile da questa grande esperienza.
Il cantautore si conferma come una delle rivelazioni più promettenti della scena musicale italiana. Nato e cresciuto a Napoli, classe 2001, ha una voce graffiante e un talento unico nel raccontare le emozioni della Generazione Z. Fin da piccolo prende lezioni di canto e partecipa a concorsi e talent dove riesce sempre a distinguersi, da Io Canto, a The Voice of Italy, a X Factor. Si forma amando la musica cantautoriale italiana, da Pino Daniele a Lucio Battisti.
Il giovane artista sta conquistando il pubblico unendo il dialetto napoletano al cantautorato italiano, in uno stile fresco e moderno, aumentando sempre di più il numero di persone che lo segue sui social e gli ascolti su Spotify e YouTube.