Oh, finalmente il festivàl! E quest’anno l’attesa era tanta, tra un numero non indifferente di cantanti in gara, la grandezza degli stessi e il pathos con il quale sono stati lanciati. E la prima serata di Sanremo 2024 dopotutto non ha lasciato l’amaro in bocca, seppur tra alcuni passi a vuoto e momenti di noia pura (oltre all’immancabile sonno dopo l’una, ma Amadeus ci aveva avvertito).
Poi però come al solito le vere protagoniste sono le canzoni e se non funzionano loro non ingrana neanche lo show. Spesso lasciate in sottofondo, tra polemiche e argomenti extrafestivalieri, ma mai come quest’anno al centro del palcoscenico e non solo del palco dell’Ariston. Ebbene, come sono state queste canzoni festivaliere?
Come ogni edizione, alla fine della fiera. Tanta roba orecchiabile, tanta roba inascoltabile, e tanta altra roba non malvagia ma che ci dimenticheremo facilmente. Un festival nella media insomma, e non potrebbe essere altrimenti visto il gran numero di partecipanti. Insomma, come ogni maledettissima edizione.
E come ogni maledettissima edizione siamo qui a dare i voti a tutte le canzoni del festivàl, dall’alto di niente come al solito.
La prima serata di Sanremo 2024 – Pagelle
Clara – Diamanti Grezzi | 5
Clara apre le danze della kermesse con un accozzaglia di roba che va di moda di questi tempi ma che è ben lontano da essere pienamente ascoltabile. Funzionerà per le radio, girerà per qualche mese e poi verrà prontamente dimenticata come merita.
Sangiovanni – Finiscimi – 6+
Il buon Sangiovanni dopo le delusioni d’amore ha ingoiato e digerito Calcutta, e non per forza è una cosa negativa. Lui non ne ha risentito né dal punto di vista della forma fisica né della melodia, e io pure dopo averlo sentito ho fatto una chiave di basso in centro a Sanremo. Ma era solo per litigare.
Mannoia – Mariposa | 6
Mannarinoia, e mica ce fa schifo: ci dicono de vive da morti per poi resuscita valeva dieci anni fa e vale tutt’ora. Quest’anno tante citazioni musicali, e questa di certo non è tra le peggiori
La Sad – Autodistruttivo | 5
Stavolta le citazioni e il passatismo mi portano a pensare ai Finley nella versione cattivi ragazzi. Non di certo imperdibile. Il brano vorrebbe graffiare ma non fa neanche le carezze, e gli emo erano passati di moda ben prima dele 2010
Irama – Tu no | 6+
La tipica canzone che senti e dici “vabbè che palle il solito Irama sanremese”, ma neanche è finito il ritornello e già la parte armonica entra dentro. Bella, con echi di già ascoltato, ma è qualcosa di buono. Il solito Irama sanremese insomma, che al festival spacca sempre
Ghali – Casa mia – 5
Per quanto mi riguarda completamente impalpabile. Il rilancio tanto agognato per adesso non è avvenuto
Negramaro – Ricominciamo Tutto | 5,5
La rivincita da cui ricominciare dopo 19 anni è forte ma non fortissima: purtroppo (soprattutto per me che avevo puntato su di loro) la canzone al primo ascolto è tra le più dimenticabili dell’universo. Ambizione e orchestralità alle stelle, resa degna di un concertino. Ed è un peccato perché invece il testo è tra i migliori del festival. Crescerà, ma oggi non ha convinto
Annalisa – Sinceramente | 6,5
Io per Annalisa ho un debole, quindi il mio voto è sempre influenzato dalla mia poca capacità di giudizio quando l’ascolto. Ma sinceramente, a prescindere dai miei gusti, ma quale altra Queen abbiamo in Italia oggi? Scordatevi il cantautorato per carità, non provocate Morgan e lasciate perdere il buon Simonetta: cassa dritta fino a st’estate e andiamo a vincere l’Eurovision!
Mahmood – Tuta gold | 5
Possiamo dirlo che Mahmood ha rotto il cazzo? No dai, alla fine la canzone si fa ascoltare, però con il festival non c’entra nulla. Magari il prossimo Sanremo tra 5-10 anni e non prima, che ne dici?
Diodato – Ti muovi | 6-
Lo stilema è sempre lo stesso: dolori d’amore, delusioni viscerali, resa vocale perfetta e presenza navigata. Manca un po’ di sapidità però direbbe Barbieri, e poi non può vincere sempre lui
Loredana Bertè – Pazza | 6,5
A Loredanona si vuole bene pure se intonasse le filastrocche delle elementari, figuriamoci se canta un bel pezzo quasi rock come quello che ha portato a quest’edizione. Le dobbiamo tutti una finale (quella del 2019) ed è arrivato il momento di farci perdonare
Geolier – I p’ me, tu p’ te | 6-
Pensata, costruita, armonizzata e mixata apposta per entrare in testa a prescindere di tutto: del testo (che tanto non ha capito nessuno), della melodia e della forma canzone. Il problema è che funziona pure, neanche è finita e già la stiamo canticchiando. Che fastidio..
Alessandra Amoroso – Fino a qui | 6
L’elegante ballatona giusta per debuttare a Sanremo come simbolo di una carriera intera. Pienamente nel suo stile pur sapendo che c’è chi lo vedrà come una diminutio, ma tant’è. Non entrerà nei libri di storia della musica ma all’Ariston non ci sta poi così male.
The Kolors – Un ragazzo una ragazza | 5,5
Mica è estate tutto l’anno eh! I tormentoni lasciamoli per le stagioni giuste
Angelina Mango – La noia | 6,5
Dardust (musica) è una certezza, Madame (testo) è una certezza, Angelina sta diventando una certezza con pieno merito. Definirla sorpresa dopo gli exploit di quest’estate è pretestuoso, pensarla sul podio non è poi così peregrino. Brava brava, un’altra grande figlia di Maria oltre che dei superbi artisti/genitori biologici
Il Volo – Capolavoro | 4,5
Sentire questo brano, guardare il calendario e stupirsi di essere nel 2024. Aridatece Michele Zarrillo e Pippo Baudo a sto punto, almeno negli anni ’90 due soldi giravano
Big Mama – La rabbia non ti basta | 6-
Cassa dritta orecchiabile per un tema che forse meritava una narrazione un po’ più articolata rispetto al testo proposto. Ma non sfigura tra i suoi colleghi
Ricchi e Poveri – Ma non tutta la vita | 9
Sulla fiducia e sulla carriera, a prescindere della canzone che per quanto mi riguarda non avrei neanche ascoltato e dalla scenetta del fiocco che non avrei neanche guardato. Ma quando si parla dei Ricchi e Poveri chiniamo tutti il capo e diciamo grazie per tutte le serate karaoke che ci hanno regalato
Emma – Apnea | 6
Quest’anno son passati tutte in discoteca durante una serata anni ’90, hanno tutti preso il flow da una canzone di Prezioso e ci hanno fatto un brano sanremese. A me fa impazzire intendiamoci, però alla lunga un po’ di varietà non guasterebbe. E comunque l’Apnea di Emma la canterò per mesi, dannazione
Francesco Renga e Nek – Pazzo di te | 5
La nostalgia è una brutta bestia, perché pungolarla con brani e arrangiamenti che piangono decenni di ritardo? Poi con ste voci, è davvero un peccato mortale
Mr.Rain – Due altalene | 5
Sei andato una bomba lo scorso festival, sei entrato prepotente nel mainstream, hai cominciato a vendere live in location impensabili solo pochi anni fa. Perché reiterare tutto sperando che vada di nuovo ogni cosa nella stessa maniera? Sto Sanremo per Mr.Rain ha meno senso dal punto di vista del marketing che dal punto di vista musicale. Ed è tutto dire..
Bnkr44 – Governo Punk | 6–
Soffro lo stress io soffro lo stress, sono stanco e fuori forma
sono governato da un governo Punk, sono governato da un governo Punk
mi manca il senso del pudore!
Gazzelle – Tutto qui | 6-
Della quota indie ne avevo bisogno come dell’aria, e tanto mi basta. Il buon Flavio, vestito da Noel Gallagher del Tufello, porta una ballatona che di certo non spicca tra le sue perle però sti cazzi perché tanto gli vogliamo bene lo stesso (e poi all’una di notte le canzoni son tutte belle).
Dargen D’Amico – Onda Alta | 6,5
Fuori tempo per problemi tecnici ma non si abbatte, bpm a profusione, orsetti dovunque e incredibilmente testo più impegnato della kermesse: maledetto Dargen, ci freghi sempre
Rose Villain – Click, boom | 6
Probabilmente il brano più sanremese di quest’edizione: non sempre è una cosa buona, sicuro però stavolta è stato accompagnato da un’interpretazione da Dea
Santi Francesi – L’amore in bocca | 5,5
Bello l’arrangiamento e la produzione, buona l’interpretazione, me l’ascolterei pure volentieri se mi passasse nella playlist. Ma con Sanremo non c’entra proprio nulla
Fred De Palma – Il cielo non ci vuole | 4,5
Non c’è il reggaeton, ed è una bellissima notizia. Probabilmente l’unica
Maninni – Spettacolare | 5
Un’altra tipica canzone sanremese: ballatona, amore sole e cuore come tematiche, dimenticata dopo venti secondi dall’averla ascoltata. Giò Di Tonno c’ha pure vinto figuriamoci, ma erano proprio altri tempi
Alfa – Vai! | 6+
Mah, vi dirò, non tutto il reggaeton viene per nuocere e a volte il ritmo sincopato può pure assomigliare più al roots che a Despacito. Poi ascoltata prima delle 2 di notte è di sicuro un’altra canzone, stasera era la cosa più simile al caffè che si potesse assimilare senza rovinarsi la nottata
Il Tre – Fragili | 5,5
Non si esibisce alle Tre ma poco ci manca, e oggi questo posizionamento lo penalizzerà non poco. La canzone non è manco male, certo di freestyle ce n’è poco